martedì 6 aprile 2010

Canguro


Canguro è un nome comune con cui si indicano le circa 60 specie della famiglia dei macropodidi (ordine dei marsupiali). Le più comuni sono il canguro rosso e il canguro grigio.
Il termine italiano "canguro" (come i termini analoghi in francese e tedesco) si riferisce quindi anche ad animali che nella lingua inglese hanno nomi comuni diversi da kangaroo, come il quokka, la wallabia, i wallaroo, i pademelon e i canguri arboricoli.

Le dimensioni sono molto variabili: la specie più piccola di canguro lepre (Lagorchestes) può pesare 1 kg, mentre le più grandi del genere Macropus possono superare i 90 kg. La testa è piccola rispetto al resto del corpo e allungata, le orecchie sono ben sviluppate.

Una caratteristica presente in quasi tutte le specie è la maggiore dimensione degli arti posteriori, usati nella tipica andatura a salti, rispetto a quelli anteriori. L'unica eccezione è costituita dai canguri arboricoli (genere Dendrolagus) che, essendo adattati alla vita sugli alberi, hanno i quattro arti approssimativamente uguali.

La coda, lunga e muscolosa, è utilizzata sia come sostegno (infatti a riposo il canguro poggia sulle due zampe posteriori e la coda) sia per bilanciare il corpo durante i salti.

Le zampe anteriori terminano con cinque dita, usate per prendere il cibo e aggrapparsi. Nei piedi manca il primo dito mentre il secondo e il terzo sono uniti per sindattilia, come in tutti i Diprotodonti, e il quarto è il più forte e sviluppato.

La dentatura, come quella di tutti i Diprotodonti, contiene solo quattro incisivi: i due inferiori sono più sviluppati di quelli superiori e nella masticazione urtano una zona dura del palato. I canini sono fortemente regrediti o mancano del tutto.

Nessun commento:

Posta un commento