martedì 6 aprile 2010

Cervo




Il cervo nobile o cervo europeo (Cervus elaphus Linnaeus, 1758) è un mammifero artiodattilo della famiglia dei Cervidi.


* Cervus elaphus bactrianus (Asia centrale)
* Cervus elaphus barbarus (Monti dell'Atlante)
* Cervus elaphus corsicanus (Corsica e Sardegna[2])
* Cervus elaphus elaphus (Europa occidentale)
* Cervus elaphus hanglu (Kashmir)
* Cervus elaphus hippelaphus (Europa meridionale, Balcani)
* Cervus elaphus hispanicus (Penisola Iberica)
* Cervus elaphus maral (Asia Minore, Crimea, Caucaso)
* Cervus elaphus yarkandensis (Turkestan orientale)

A queste si aggiungevano anche le sottospecie attualmente ascritte alla specie Cervus canadensis (comunemente nota come wapiti), un tempo considerata anch'essa una sottospecie di cervo nobile (Cervus elaphus canadensis): lo wapiti ha tuttavia guadagnato lo status di specie a sé stante dopo accurati studi del DNA[3]: tuttavia, è ancora dubbia l'assegnazione all'una od all'altra specie delle varie popolazioni di cervi dell'Asia centro-orientale[4].

La classificazione attualmente contemplata, tuttavia, si rivela datata secondo le nuove tecnologie, sia in base al fatto che i cervi tendono a variare velocemente le proprie caratteristiche fenotipiche (taglia, colorazione) in base all'ambiente in cui si trovano, sia perché nei secoli (e questo è avvenuto in particolare per le popolazioni europee e quelle introdotte di questi animali) l'uomo ha manipolato più volte la specie, effettuando ad esempio traslocazioni e mescolamenti di popolazioni.



L'area di diffusione del cervo nobile è piuttosto estesa: le numerose sottospecie occupano ampie regioni europee e asiatiche, e perfino un ristretto territorio del Nordafrica, dove esso rappresenta l'unica specie di cervide diffusa sul continente[5] . In Europa si trovano branchi di cervi in Inghilterra e Scozia, in Svezia, nelle ampie foreste di latifoglie delle regioni centrali e persino in Corsica. In Asia i cervi nobili sono diffusi in Anatolia, nelle regioni settentrionali dell'Iran, nell'Altai, nel Kashmir e in ampie zone della Mongolia e della Manciuria. La specie è stata inoltre introdotta in Australia, Nuova Zelanda, Cile, Perù ed Argentina, dove si è adattata in maniera eccellente, divenendo in alcuni casi dannosa[6].

In Italia sono presenti due sottospecie di cervo nobile:

* la sottospecie hippelaphus, originariamente diffusa nel nostro territorio unicamente nella provincia di Ferrara (bosco della Mesola), è stata in seguito introdotta od è migrata spontaneamente in un areale piuttosto esteso: nell'arco alpino la specie è diffusa praticamente da Cuneo ad Udine, dove nel Triveneto ed in Lombardia essa è migrata spontaneamente dai Paesi d'Oltralpe, mentre in Piemonte e Valle d'Aosta si è ricorso ad introduzioni mirate con esemplari provenienti dalla Francia. Lungo l'Appennino, invece, sono presenti quattro popolazioni distinte di cervo nobile: una lungo l'Appennino tosco-emiliano, una lungo la parte alta della Val Tiberina, una nel Parco nazionale della Maiella ed una nel Parco nazionale d'Abruzzo infine vi sono altre popolazioni nel Parco nazionale del Pollino e in quello del Cilento. Altri gruppi consistenti, anch'essi del tutto artificiali, sono presenti in grandi aree boschive recintate, come Castelporziano e La Mandria[7];
* la sottospecie corsicanus è invece endemica della Sardegna e della Corsica, dove vive con varie popolazioni isolate.

L'habitat originario del cervo è costituito dalle zone boschive con presenza di radure o aree di boscaglia poco fitta, generalmente in ambiente pianeggiante o a basse altitudini[8] : successivamente la specie si è sospinta in aree montuose od impervie per sfuggire alla pressione demografica e venatoria dell'uomo. È stato inoltre introdotto in numerosi ambienti ai quali si è adattato brillantemente, dalla brughiera alla foresta di conifere.


I maschi adulti possono essere lunghi sino a 2,50 m e alti, al garrese, sino a 1.2 m, con un peso che va da 80 a più di 150 kg. La femmina è notevolmente più piccola, raggiungendo solo eccezionalmente i 2 m di lunghezza e i 100 kg di peso[9]. A queste misure va aggiunta la coda, che in ogni caso non supera i 20 cm di lunghezza. Generalmente, gli esemplari delle popolazioni dell'Europa orientale raggiungono dimensioni maggiori (ad esempio la sottospecie nominale raggiunge i cinque quintali di peso), mentre quelli dell'area mediterranea hanno dimensioni inferiori (ad esempio il cervo corso non supera quasi mai il quintale di peso): tuttavia, se alimentati abbondantemente i cervi sono in grado di crescere ben al di sopra delle misure medie raggiungibili dalla popolazione in esame[4], mentre le popolazioni di qualsiasi sottospecie introdotte in altri Paesi possono rimanere di dimensioni molto contenute (anche mezzo quintale di peso)[10]

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